Autore Ispirando - Martina Zonno 24 Febbraio 2016
Martina Zonno

Il colore dell’Urban Knitting che invade le città

Con il termine Urban Knitting, si intende un tipo di street art che prevede l’utilizzo di filati, lavorazioni a maglia o ad uncinetto impiegati nella decorazione della città in sostituzione a bombolette spray e pittura.

Questa coloratissima tipologia d’arte, conosciuta anche come Yarn Bombing, letteralmente “bombardamento di filati”, nasce negli Stati Uniti nel 2005, più precisamente in Texas, ad opera di Magda Sayeg, titolare di un negozio di abbigliamento, che rivestì le maniglie della porta rivestendole con piccoli maglioni semilavorati in lana. Divenne così una pratica globale, diffondendosi in tutto il mondo.

L’Urban Knitting prevede la “vestizione” di qualunque elemento che fa parte della strada: alberi, statue, pali, panchine, ponti, cartelli stradali, fino a ricoprire pullman e macchine. Una forma di street art che non contempla l’uso di materiali tossici che diventa anche modo divertente per donare colore, vivacizzare la città e combattere il grigio delle metropoli.

Il manifesto dell’Urban Knitting in 8 punti

  1. I materiali utilizzabili possono essere la lana o i filati
  2. Le tecniche previste sono il lavoro a maglia e all’uncinetto
  3. L’Urban Knitting sarà utilizzato esclusivamente per decorare gli elementi urbani
  4. Avrà una permanenza temporanea
  5. Non dovrà intralciare il transito o nascondere la segnaletica
  6. Dovrà essere completamente rimovibile
  7. Le tematiche affrontate non dovranno rappresentare contenuti offensivi
  8. Dovrà essere identificabile dall’artista o dal gruppo che l’ha creato

L’Urban Knitting in Italia

La Yarn Bombing è ben presente anche in Italia con iniziative pubbliche e tante opere realizzate da diversi artisti. Nel 2014, durante l’occasione della festa delle donne, il ponte Garibaldi di Cesenatico, è stato rivestito con 40 kg di lana lavorati a maglia da un gruppo di 70 donne.

 

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Uno dei primi siti web dedicati all’Urban Knitting nati in Italia è Knittami, un movimento che punta a colorare la città con filati colorati e raccoglie nel blog tutte le testimonianze e gli eventi. Un’altra iniziativa interessante è Mettiamociunapezza che punta a riqualificare aree dell’Aquila dopo il terremoto del 2009, ad opera dell’associazione culturale Animammersa.

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