Avete mai sentito parlare di terrarium? Con il termine terrario – o terrarium – si indica un elemento d’arredo; un barattolo di vetro che contiene al suo interno piccole piantine, terra e ciottoli decorativi. La tecnica del terrario è una tecnica di coltivazione molto facile da riprodurre e curare, in quanto si gestirà quasi totalmente in completa autonomia; il vapore acqueo generato dalle piantine si condenserà sul vetro e ritornerà sul suolo, nutrendo così le piante stesse. Per sopravvivere a questa particolare condizione, sarà fondamentale selezionare piante adeguate a vivere in ambienti umidi, scopriamo come fare.
Tutorial terrarium fai da te
Occorrente
- Barattolo di vetro trasparente con tappo (preferibilmente in sughero)
- Argilla espansa o un altro materiale drenante (come la perlite)
- Terriccio universale
- Ghiaia e sassi decorativi
- Annaffiatoio o spruzzino
- Piante adeguate per terrarium chiuso, come la Fittonia, l’Edera e la Peperomia
- Cucchiaio
- Un tappo di sughero applicato su uno spiedino di legno
Procedimento
- Lavare e asciugare accuratamente sia l’interno che l’esterno del barattolo di vetro
- Versare circa 2/3cm di argilla espansa sul fondo del barattolo di vetro. Questo primo strato del terrario sarà fondamentale per garantire drenaggio del terreno ed eviterà di far marcire le radici
- Proseguire con il secondo strato composto dal terriccio. Aggiungere quindi circa 6/7cm di terriccio universale e compattarlo bene utilizzando il tappo di sughero posizionato sullo spiedino di legno. Per rendere il terriccio ulteriormente più leggero si potrà mescolare allo stesso 2 o 3 cucchiai di perlite
- Con delicatezza, rimuovere la piantina dal vaso e separare due o tre rametti da inserire nel terrarium
- Aiutandosi con il cucchiaio, scavare una piccola buca per accogliere le piantine. Adagiare la pianta, coprire le radici con la terra e compattare il terreno aiutandosi sempre con il tappo di sughero posizionato sullo spiedino di legno
- Per completare il terrarium fai da te, aggiungere ghiaia e sassi decorativi a piacimento. Io ho scelto di posizionare anche un piccolo cerbiatto di plastica per rendere un po’ più personale
- Annaffiare moderatamente il terrarium utilizzando acqua non calcarea. In caso si stia impiegando un barattolo di vetro piccolo, basterà utilizzare uno spruzzino per nebulizzare l’interno del terrario
- Il nostro terrario chiuso è completato. Lasciarlo aperto per 24/48 ore, dopodiché chiuderlo e aprirlo solo se la terra dovesse iniziare a risultare secca
Manutenzione del terrario chiuso
Diversamente dai terrarium aperti, i terrari chiusi avranno bisogno di meno manutenzione, in quanto la condensa che si creerà all’interno del barattolo, permetterà di tenere sempre ben idratate le piante creando un piccolo ecosistema autonomo. Ecco alcune semplice regole da seguire per permettere una durata longeva del nostro terrarium chiuso:
- Un terrario chiuso dovrà essere necessariamente posizionato all’interno di casa
- Posizionare il terrario in un angolo di casa molto luminoso ma protetto dai raggi diretti del sole, che altrimenti potrebbe aumentare esponenzialmente la temperatura interna del terrario e uccidere le piantine
- Un terrario non avrà bisogno di concimazione o potatura, basterà controllare periodicamente che il terriccio non sia secco e in caso contrario, annaffiare sempre con acqua non calcarea
- La temperatura per un terrarium chiuso non dovrebbe mai scendere sotto i 13 gradi
Ora che avete scoperto come fare un terrarium non vi resta che procurarvi tutto l’occorrente e creare il vostro bellissimo ecosistema sotto vetro!
Buona creazione!