Sappiamo bene quanto sia importante progettare la cucina di casa nel nome del comfort e della praticità, senza dimenticare la cifra estetica e il colpo d’occhio finale. Abbiamo imparato a passare sempre più spesso e volentieri del tempo in questo ambiente, soprattutto dopo che l’emergenza sanitaria ha imposto limitazioni che ci hanno portato a vivere di più il contesto domestico.
Progettare la cucina
Quando si ristruttura l’appartamento e arriva il momento di scegliere la nuova cucina bisogna fare mente locale su tutta una serie di aspetti chiave. Ad andare per la maggiore al giorno d’oggi sono soprattutto le cucine dal taglio contemporaneo, moderno ed essenziale, come quelle di Poliform brand icona del made in Italy e sinonimo riconosciuto di eleganza. A fare la differenza saranno naturalmente gusto estetico e funzionalità. Ma anche il fatto di conoscere le caratteristiche dei materiali più diffusi sul mercato potrà orientare la nostra scelta. Vediamo in particolare quelli di ante e piano di lavoro.
Le ante e i relativi materiali definiscono il mood dell’ambiente
La scelta delle ante determina l’estetica dell’intera cucina, ecco perché è importante seguire il gusto personale in fatto di materiali e aspetto esteriore. Bisogna valutarne la facilità di manutenzione, la resistenza ad umidità e calore ma anche la durata nel tempo e la necessità di pulizia. Possono esserci ante lisce, sagomate, a vassoio e a vetro con taglio metallico ma non solo. E i materiali? I più diffusi sono:
- Laccato, sia in versione lucida che opaca è in grado di assicurare un effetto elegante. La verniciatura è uniforme e i bordi sono invisibili, anche se si tratta di una soluzione meno resistente agli urti
- Impiallacciato, ovvero uno strato di legno pregiato che resta in superficie e che copre un supporto in materiale meno pregiato. E’ perfetto per chi voglia avere legno vero in cucina, contenendo comunque i costi
- Vetro temperato, che non si deforma e resiste a meraviglia sia al caldo che all’umidità. È igienico e luminoso, richiede un surplus di attenzione per la pulizia
- Laminati, economici e antigraffio ma sensibili all’umidità e al calore diretto
Il piano di lavoro: attenzione alla resistenza alle sollecitazioni
Per quanto riguarda invece i materiali più diffusi per il piano di lavoro, altro elemento clou della cucina, bisogna sempre tenere conto di aspetti chiave come la resistenza alle sollecitazioni e la frequenza di utilizzo. Ecco i materiali più comuni e apprezzati:
- Pietre sinterizzate, più costose ma top di gamma, che si ottengono da una miscela di inerti sottoposta alla cottura a temperatura elevatissima e ad alte pressioni. Si ottengono superfici impermeabili e anti macchia, resistentissime agli urti e ai graffi oltre che antibatteriche
- Acciaio, perfetto per il piano di lavoro e tra i materiali più igienici in assoluto. Nessuna fuga, si può integrare sia il lavello che il piano cottura. Attenzione ai graffi
- Gres e ceramiche, resistono a urti e graffi ma anche al calore. Si possono ottenere in vari colori e con effetto marmo o cemento
- Marmi e graniti, la pietra naturale è un must ed è bella da vedere. La pulizia richiede prodotti ad hoc, sono materiali porosi e sensibili alle macchie ma l’effetto scenico è autentico
- Derivati dal quarzo, come ad esempio l’okite. Si tratta di materiali molto durevoli e resistenti, meno porosi delle pietre naturali. Facili da pulire, sono igienici e antibatterici.