Autore Ispirando - Martina Zonno 13 Marzo 2019
Martina Zonno

Avete mai sentito parlare del Marimo? Una pianta acquatica ricca di personalità che nell’ultimo periodo sta letteralmente spopolando in tantissimi account Pinterest e Instagram, diventando una delle piante d’appartamento più gettonate e desiderate. Sarà per la facilità di cura, o per l’affascinante storia che si cela dietro l’origine di questa morbida sfera verde, il Marimo sta conquistando sempre più estimatori anche in Italia. Ma scopriamo qualche informazione in più su questa curiosa piantina che arriva direttamente dal Giappone.

Origine del Marimo

Marimo, o Cladophora Aegagropila, è un termine coniato da Tatsuhiko Kawakami nel 1898 che deriva dalla parola Mari, che in giapponese significa biglia. Quest’alga d’acqua dolce dalla caratteristica forma sferica, ha una crescita molto lenta quasi impercettibile, dai 5mm ai 10mm l’anno, e può essere grande dai 3cm fino ai 10 cm. Solo tre laghi al mondo hanno le caratteristiche ideali per poter accogliere le colonie di Marimo, e si trovano rispettivamente in Estonia, Islanda e in Giappone.

La leggenda del Marimo

La leggenda del Marimo nasce da una bellissima storia d’amore; credo proprio che questo sia uno dei motivi principali che spinga più volentieri ad “adottare” questa buffa alga palla. La storia narra di due giovani innamorati, che per coltivare il loro amore fuggirono dalle proprie famiglie contrarie alla loro unione, un po’ in stile Romeo e Giulietta. Si trovarono così sulla sponda del lago Akan in Giappone, e i loro cuori, per rimanere insieme per sempre, si trasformarono nella rara sfera di Marimo. Questa alga infatti, può vivere fino ai 200 anni e dal 1921 è diventata tesoro naturale giapponese per evitarne l’estinzione. Da qui nasce l’idea di considerarla una pianta portafortuna e che sia un regalo di buon auspicio portatore di felicità e amore.

Cura del Marimo

Il Marimo non necessita di particolare cure specifiche, servirà giusto qualche accortezza per mantenerlo:

  • La Cladophora deve necessariamente vivere immersa nell’acqua in un recipiente di vetro. Che sia un bicchiere, un vaso, un barattolo, con il tappo o senza, è indifferente; l’importante è che sia un contenitore di vetro
  • L’alga palla non ama la luce diretta del sole, ma predilige più l’ombra e le temperature sotto i 25°

Come pulire il Marimo

  1. Pulire l’acqua almeno ogni 2 settimane. Usare un colino per separare l’alga palla dall’acqua sporca
  2. Lavare accuratamente sotto l’acqua corrente il barattolo di vetro destinato all’alga e asciugarlo con un pezzo di scottex
  3. Versare acqua sopra il Marimo contenuto nel colino, e strizzarlo delicatamente (come se fosse una spugna), per conferirgli nuovamente la forma sferica
  4. Riposizionare il Marimo dentro il vaso di vetro e versare una parte di acqua fredda e una parte di acqua a temperatura ambiente; questa sarà la temperatura perfetta per la pianta!
  5. Ogni tanto è indicato aggiungere nel contenitore di vetro un po’ di acqua frizzante; questo permetterà alla pianta di convertire l’anidride carbonica in ossigeno. La pianta si riempirà di bollicine e salirà in superficie ruotando su se stessa per diverse ore; questa è chiamata la danza del Marimo
  6. Per arricchire ulteriormente il contenitore contenente l’alga palla, potrete aggiungere a piacimento, coralli, sassolini, ciottoli, conchiglie o altri elementi decorativi

Dove acquistare il Marimo

Dai negozi fisici agli e-commerce, è sempre più facile trovare una Cladophora Aegagropila da acquistare o regalare. Di seguito una lista di posti dove sicuramente potrete trovare il Marimo anche solo per osservare da vicino la particolarità di quest’alga giapponese.

Sarete stupiti dallo spontaneo movimento fluttuante dell’alga palla e dalla semplicità di mantenimento che richiederà. Non resta che andare alla ricerca della Cladophora Aegagropila!

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