Autore Ispirando - Martina Zonno 01 Maggio 2021
Martina Zonno

Mi capita spesso di ricevere domande o richieste di consigli sulla cura delle piante da interno. Non mi ritengo un’esperta del settore, ma più un’appassionata, tutto quello che raccomando si basa sempre sulla mia esperienza. In questo articolo ho voluto raccogliere una serie di suggerimenti e consigli per curare le piante da interno che mi sento di dare e che spero possano essere utili a chi si approccia da poco al fantastico mondo delle piante.

Consigli per curare le piante da interno

  1. Usare un indicatore di umidità

    Diventa azzurro quando la pianta è ben umida

    Un indicatore di umidità è un pratico strumento utile per monitorare il grado di umidità nel terreno ed evitare di annaffiare la pianta più del dovuto. Ne esistono diversi modelli, da quelli più semplici a quelli più articolati che misurano umidità, luce, PH dell’acidità del terreno, i modelli con batteria, quelli senza e i più elaborati che comunicano tramite APP via Bluetooth. Personalmente ne ho provati due tipi; CHILIPULVER il sensore di umidità di IKEA a batteria e SUSTEE che non richiede batterie. Come funziona un indicatore di umidità per piante? L’utilizzo è davvero basilare, basterà posizionare l’indicatore nel terriccio della pianta e quando si illuminerà – nel caso dell’indicatore a batterie – o diventerà azzurro – per l’indicatore SUSTEE, annaffiare la pianta. In alcuni modelli, tendenzialmente quelli a batterie, è possibile anche impostare l’intensità di umidità gradita dalla pianta.

  2. Utilizzare un umidificatore

    Un umidificatore sarà un prezioso alleato per donare alle piante la giusta umidità di cui hanno bisogno, in particolare durante i mesi più secchi. Non è necessario avere grandi spazi per introdurre un umidificatore in casa; ne esistono infatti di diverse misure, capienze e fasce di prezzo. Il consiglio che posso darvi è riunire insieme tutte le piante che necessitano di un buon grado di umidità e posizionare nelle vicinanze l’umidificatore. Grazie alla sua emissione di vapore freddo, basteranno circa 2 ore al giorno per garantire un ottimo grado di umidità alle nostre piante. Avete tante piante che necessitano dell’umidificatore? Optate per un umidificatore senza fili da poter spostare comodamente in diverse zone di casa.

  3. Annaffiare dal fondo del vaso per immersione

    Consigli utili per curare le piante - Annaffiare dal fondo del vaso per immersione Questo metodo contribuisce a non annaffiare eccessivamente la pianta ma a fare in modo che assorba autonomamente l’acqua necessaria, inoltre contribuirà a far crescere le radici della pianta più velocemente. Il consiglio che vi posso dare è posizionare la pianta in una bacinella (meglio ancora se trasparente) riempita d’acqua. Lasciare quindi la pianta con il suo vaso in ammollo per circa un’oretta, in modo che assorba l’acqua necessaria. Per verificare, potrete inserire un dito nel terreno a circa 3/4cm di profondità; se la terra risulterà umida l’acqua avrà raggiunto anche la terra in cima al vaso. Attenzione, questo metodo funzionerà esclusivamente se utilizzerete un vaso con i fori di drenaggio, altrimenti non sarà possibile per la pianta assorbire l’acqua.

  4. Utilizzare un vaso autoirrigante

    Consigli utili per curare le piante - Utilizzare un vaso autoirrigante In caso di piante difficili da gestire, si potrà utilizzare un valido alleato; un vaso autoirrigante, che garantirà un’irrigazione costante nel tempo. Ne esistono diversi in commercio, io sto testando da qualche mese i vasi di marca Lechuza per la mia Begonia Maculata che ha avuto sempre problemi a sopravvivere in casa e ammetto di essere molto soddisfatta. Come funziona un vaso autoirrigante? Basterà seguire le istruzioni del vaso, che variano a seconda del modello, ma tendenzialmente disporrà sempre di un serbatoio di acqua sul fondo, il cui livello sarà segnalato dall’indicatore posizionato sul vaso. Questa soluzione sarà molto utile anche durante i periodi estivi, per donare alle piante l’acqua di cui hanno bisogno anche quando ci troviamo per settimane fuori casa.

  5. Fertilizzare in modo costante

    Oltre all’acqua, una pianta ha necessità di ricevere i nutrimenti per poter crescere sana e rigogliosa. Un fertilizzante aiuta proprio a fornire alla pianta tutte le sostanze organiche di cui ha bisogno, sia in primavera che in inverno. Da diversi mesi sto utilizzando costantemente l’Hummus di lombrico, in particolare quello delle amiche di If Creative Hub, un concime naturale, inodore e semplicissimo da utilizzare. Sarà necessario infatti aggiungere al terriccio qualche cucchiaio di Hummus di lombrico, il cui numero varierà in base al diametro del vaso, indicativamente ogni 4 annaffiature. I risultati si noteranno fin da subito e sarà perfetto per quasi tutte le nostre piante; per quelle da fiore, quelle verdi e quelle da orto.

  6. Prevenire il marciume radicale aggiungendo materiale drenante

    Annaffiare le piante è sempre un’operazione da non sottovalutare; basta pochissimo infatti, per annaffiare la pianta più del dovuto e provocare marciume radicale dovuto proprio a un eccesso di acqua. Per evitare ciò, è importante fornire alla pianta un apporto idrico adeguato per drenare l’acqua in eccesso… ma come? Utilizzando un terriccio leggero e drenante, a cui andremo ad aggiungere lapillo, perlite oppure argilla espansa. Io preferisco sempre l’argilla espansa; un materiale estremamente leggero, drenante, isolante, naturale e molto resistente. Adatta sia per le piante da interno che da esterno, sarà da posizionare sul fondo del vaso per 2/3cm prima di aggiungere la terra oppure da mescolare direttamente al terreno.

Spero che questi piccoli consigli possano esservi utili e spronarvi a fare un tentativo con le piante.

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